a cura del Dott. Antonio Bassini
La Filariosi Cardiopolmonare è una malattia Parassitaria diffusa in tutta Italia che colpisce il cane e meno frequentemente il gatto, causata dalla DIROFILARIA (Immitis e Repens), che allo stadio adulto è un verme filiforme lungo anche 15- 25 cm e si annida nelle arterie del polmone. Si trasmette tramite la zanzara che, pungendo un cane ammalato, funge da vettore e veicola le larve adulte, trasmettendole tramite la puntura ad un altro cane/gatto. La percentuale di soggetti infettati nella nostra Pianura Padana va dal 20 al 40%! Nell’ultimo decennio sono diventate endemiche anche le aeree del centro- sud Italia. Presenta un andamento CRONICO e progressivo nell’arco di 3-4 anni, per cui quando la SINTOMATOLOGIA compare l’infestazione parassitaria è già massiva e presente da molto tempo. La presenza dei parassiti provoca un’ostruzione del flusso sanguigno con conseguente INSUFFICIENZA CARDIACA che può portare fino alla morte. I primi sintomi che possiamo riscontrare sono tosse, difficoltà respiratoria dopo uno sforzo (gioco, corse, camminata) e, successivamente, difficoltà respiratoria anche a riposo.
Non esiste un vaccino per la Filaria, per cui le azioni volte a contrastare l’infezione consistono nell’impiego di prodotti in grado di uccidere le larve ed una Terapia mirata a debellare gli esemplari adulti, con Farmaci da somministrare sotto controllo veterinario.Per questo, così come avviene per la Leishmaniosi canina, la strada migliore per proteggere i nostri Pets è quella di PREVENIRE la comparsa della malattia. La ESDA (European Society of Dirofilariosis and Angiostrongylosis) indica come non sia più sufficiente effettuare la Profilassi per il solo periodo da aprile a novembre (considerato fino a poco tempo fa il periodo a maggior rischio di trasmissione), dal momento che il comportamento climatico e le temperature hanno un trend in crescita.
Come fare DIAGNOSI? Per il cane abbiamo a disposizione Test rapidi che si effettuano su un semplice esame del sangue. Il Test rapido è in grado di ricercare la presenza dei vermi adulti di Dirofilaria Immitis nelle camere cardiache, ma potrebbe risultare positivo anche per altre Parassitosi, quali l’Angiostrongilosi o la Dirofilariosi cutanea. Per questo motivo le Linee Guida ESDA suggeriscono di confermare la diagnosi tramite ulteriori indagini (Test di Knott e/o PCR). Lo Screening fortemente consigliato dalle più attuali Linee Guida è di effettuare un Test rapido con esame del sangue ogni 12 mesi, ma come sempre ogni paziente è un caso a sé e la valutazione spetta al veterinario curante. La Diagnosi nel gatto richiede invece l’utilizzo di Test più avanzati, quali il titolo anticorpale, dal momento che i Test rapidi antigenici in questi casi hanno una bassa sensibilità con un alto rischio di risultati falsi positivi.