a cura del Dott. Antonio Bassini
Le Patologie Dermatologiche sono molto comuni non solo nei cani e nei gatti, ma anche in molti altri animali domestici come ad es. conigli, cavie e furetti. Molteplici posso essere le cause scatenanti : possono essere provocate da Allergie, Ansia e Stress, Disturbi ormonali (es.ipotiroidismo, diabete, sindrome di Cushing), Infezioni (di natura virale, batterica, fungina o parassitaria).
Occorrerebbe non esagerare con bagnetti e toelettatura, perché rischiano di indebolire quella delicata barriera cutanea naturale che protegge i nostri pelosi dai contatti esterni.
I Principali segnali di Dermatiti sono piuttosto aspecifici:
- PRURITO intenso: è il sintomo principale (il vostro animale tenderà a grattarsi e leccarsi in maniera eccessiva per trovare sollievo)
- ALOPECIA (perdita di pelo) in zone localizzate
- Desquamazione ed Eczema
- Irritazioni e Arrossamenti della pelle
- Forfora e cattivo odore del pelo
- Piaghe, papule, pustole e croste
- Ulcere cutanee e cutaneo- mucose
- Infiammazioni alle Orecchie (anche le cause delle otiti possono essere molteplici)
La Clinica Veterinaria Porta Schiavonia offre una vasta gamma di servizi per la gestione delle malattie Dermatologiche dei nostri piccoli pazienti (cani, gatti, conigli, piccoli roditori). Nella maggior parte dei casi un ESAME CLINICO, accompagnato da specifici ESAMI DI LABORATORIO, permette di individuare la malattia e di impostare il corretto approccio terapeutico. Inoltre ci affidiamo a Laboratori Esterni di fiducia per esami di approfondimento.
Presso la nostra Struttura effettuiamo i Test ed Esami Diagnostici più adeguati:
- Esame del pelo, al fine di evidenziare eventuali infezioni fungine, ectoparassiti (rogne), ecc.
- Esame Citologico cutaneo
- Raschiato cutaneo superficiale (es. per rogna sarcopitica) e profondo (es. per rogna demodettica) per la ricerca di parassiti esterni
- Scotch test, che permette di visualizzare meglio lesioni e alterazioni cutanee
- Tampone cutaneo/auricolare con Esame Colturale e Antibiogramma
- Esame colturale per ricerca Dermatofiti (Micosi)
- Biopsia cutanea
- Test Allergologici, che servono ad individuare gli antigeni “colpevoli” e ad orientare verso una terapia e un vaccino desensibilizzanti
Ci occuperemo prima di tutto delle MALATTIE PARASSITARIE perché sono molto più frequenti con la bella stagione, specialmente da maggio a ottobre, e in particolare delle infezioni da pulci, zecche, pidocchi, acari e le rogne.
L’ESTATE E IL PERICOLO DELLE ZECCHE : le zecche, come le pulci, sono parassiti molto temuti: di colori e dimensioni variabili, ne esistono circa 900 specie! Sono insetti (artropodi) ematofagi: la loro alimentazione è rappresentata dal sangue dei soggetti che parassitano, e possono attaccarsi anche all’uomo. In Italia se ne conoscono 36 specie, raggruppate in 7 generi: 5 sono zecche dure (con uno scudo che le ricopre) 2 sono zecche molli, senza scudo, e parassitano soprattutto gli uccelli. Le specie di zecche che infestano cani e gatti sono principalmente due: la cosiddetta zecca bruna del cane (la specie più diffusa in assoluto perché si adatta ai vari ambienti e alle diverse temperature, anche se predilige il clima caldo asciutto e la vegetazione più rada) e la zecca dei boschi (l’habitat naturale preferito sono i luoghi ricchi di vegetazione, giardini, boschi, prati incolti e cumuli di foglie secche, con preferenze per il clima fresco e umido). In genere le larve di zecca si stabiliscono nelle zone in cui il pelo è più folto, come il dorso, mentre nello stadio adulto preferiscono stabilirsi in zone dove la pelle è più sottile: collo, orecchie, occhi e zampe.
Malattie trasmesse dalle zecche : le zecche sono vettori di numerose malattie, anche gravi, non solo per gli animali ma anche per l’uomo: il loro morso può infatti infettare il sangue di cani e gatti attraverso gli agenti patogeni presenti nella saliva. L’ Erlichiosi è causata da un batterio, l’Erlichia canis, che provoca soprattutto carenza di piastrine con sintomi molto variabili, da febbre all’anemia; la Borreliosi – Malattia di Lyme è causata da un batterio e nel cane è praticamente asintomatica.
E’ MOLTO IMPORTANTE TOGLIERE CORRETTAMENTE LA ZECCA: indossando i guanti, occorre usare le pinzette, afferrarla il più vicino possibile alla cute e con un dolce movimento rotatorio estrarla avendo cura di controllare che il rostro (la bocca uncinata) sia stato asportato in toto, eventualmente disinfettando la zona con un disinfettante delicato.
Non usate mai dei prodotti per togliere la zecca!: in particolare, non usate mai olio o sostanze irritanti (petrolio, benzina o simili). Questo perché qualunque azione di disturbo della zecca ne provoca il rigurgito di sangue, con conseguente aumento della possibilità di infezione. In particolare, se si frequentano i boschi è importante effettuare un controllo meticoloso sull’animale dopo la passeggiata: testa, orecchie, spazi interdigitali, ascelle, muso, parti ventrali del corpo. E attenzione ai vestiti: occorre controllarli bene prima di riporli, perché potrebbero essersi appese su di essi e quindi infestare gli ambienti di casa. Di solito non è necessario fare altro; sarà invece importante dopo un paio di giorni osservare la zona: nel caso in cui sia eccessivamente arrossata o si sia formata una pallina, è meglio farla vedere al proprio veterinario.
Una volta tolta, ATTENZIONE a smaltire la zecca nel modo corretto: non schiacciatela a terra ma immergetela in alcool: se è una femmina piena di uova si provocherebbe l’infestazione ambientale. In alternativa, si potrà bruciare con poca benzina.
LE DERMATITI ALLERGICHE : tra le forme allergiche più complesse troviamo le Dermatiti atopiche (causate da Allergie Ambientali e multifattoriali), per le quali alcune razze presentano una predisposizione genetica: Pastore tedesco, Dalmata, Golden Retriever e Labrador Retriever, Setter inglese, razze Terrier, Bulldog inglese, Boxer, Shar Pei, Lhasa Apso, Shi-Tzu. Nel caso di Dermatiti da Allergie o Intolleranze Alimentari la somministrazione di una dieta ad esclusione per almeno 8 settimane, casalinga o scelta tra quelle in commercio, ci permette di stabilire l’origine del disturbo: in entrambi i casi la dieta ideale dovrebbe contenere un’unica fonte di carboidrati ed un’unica fonte proteica, senza additivi o supplementi.
La Dermatite Allergica da morso di Pulce è una delle cause di prurito e problemi cutanei più frequenti nei cani e gatti: l’allergia si scatena a causa di uno dei componenti della saliva delle pulci che mordono l’animale per nutrirsi del loro sangue. In genere il prurito si manifesta d’estate e in autunno, tuttavia se il cane vive in ambiente domestico può manifestarsi tutto l’anno. I segni possono comparire improvvisamente, anche in animali in cui le pulci non si vedono di frequente, anzi è più facile che proprio questi soggetti sviluppino allergia. Al contrario gli animali più abituati a convivere con le pulci sviluppano tolleranza al loro morso. Se la cute del cane non è trattata s’ispessisce, si annerisce, perde il pelo, e può diventare untuosa e crostosa.
LE ROGNE: accenniamo brevemente a queste temibili malattie parassitarie della cute. La Rogna SARCOPTICA o CANINA è provocata dall’acaro “Sarcoptes Scabiei var. canis”. E’ altamente contagiosa per gli altri cani e potenzialmente zoonotica, cioè trasmissibile all’uomo; è caratterizzata da prurito intenso e da lesioni sui padiglioni, gomiti, garretti e addome. La Diagnosi si effettua attraverso un raschiato cutaneo superficiale sottoposto ad Esame Microscopico, che ci permette di mettere in evidenza l’acaro. Per fortuna è relativamente facile da trattare grazie all’utilizzo di Prodotti ad applicazione topica o compresse per bocca. L’OTOACARIASI colpisce le orecchie e si estende più raramente alla testa, si manifesta con prurito e presenza di detriti granulari neri nel canale auricolare. E’ causata dall’acaro “Otodectes Cynotis”, colpisce i gattini e con un’incidenza minore i cuccioli. E’ molto contagiosa e gli acari possono infestare l’uomo. La Rogna DEMODETTICA o ROSSA a differenza delle altre tipologie di rogna per fortuna non è contagiosa né per l’uomo né per gli altri animali. PREVENZIONE: gli interventi sui Parassiti – vettori rappresentano un punto cruciale per ridurre il rischio di contagio, per cui sarebbe bene:
- evitare di far dormire/tenere il cane all’aperto
- limitare le passeggiate durante le ore serali e notturne
- montare zanzariere in casa
- utilizzare insetticidi ambientali e repellenti specifici
Come avrete capito, non c’è una sola cura applicabile a tutti i soggetti, e il risultato terapeutico non è semplice da raggiungere. Le cure in questi casi sono a 360° e multifattoriali, e comprendono:
- Cure Sintomatiche e Trattamenti Farmacologici, essenzialmente volti a contrastare l’infiammazione e il prurito: se il prurito è molto intenso e persistente vengono prescritti Farmaci antiprurito, alla minor dose possibile e per brevi periodi di tempo; e solo in caso di infezione batterica delle escoriazioni vengono utilizzati Antibiotici, a causa del rischio di insorgenza di ceppi batterici multiresistenti. E’ importante sottolineare che in caso di diagnosi di Dermatite Atopica l’uso di corticosteroidi non pare indicato. Inoltre occorre sapere che sebbene la Terapia anti-Leishmania possa condurre ad una guarigione clinica, nessun farmaco o associazione di farmaci risulta essere in grado di eliminare il parassita dall’organismo, per cui le recidive risultano piuttosto comuni.
- Integrazione alimentare e alimentazione controllata
- Utilizzo di acaricidi su tappeti e cucce onde ridurre la contaminazione ambientale
Inoltre possono essere molto di aiuto i PRODOTTI REPELLENTI nelle loro diverse formulazioni commerciali:
• Formulazioni spot-on: a base di piretroidi, dovrebbero essere applicati, sia nei cani sani sia nei cani infetti/ammalati, ogni 3 settimane durante il periodo di attività dei flebotomi, eD almeno 2 giorni prima della partenza in caso di viaggi in aree endemiche.
•Collari: i collari impregnati di deltametrina hanno un’efficacia repellente a partire da una settimana dalla loro applicazione, con una durata d’azione di circa 5-6 mesi; dovrebbero essere applicati 1- 2 settimane prima della partenza per aree endemiche. I collari a base di flumetrina si sono dimostrati efficaci fino ad 8 mesi in diversi studi di campo (in aree endemiche ad elevata prevalenza), pertanto possono essere considerati una valida alternativa.